Games and the City

Vita a Los Angeles, videogiochi e tante altre cose che non c'entrano niente

30 marzo 2007

L'emozione del grande schermo


Mentre le nostre copie autografate di 300 se ne stanno lì ancora non lette, almeno un passo avanti lo abbiamo fatto: con quasi un mese di ritardo siamo andati al cinema a vedere il film. Il regista lo abbiamo incontrato di persona un mese fa quando lo abbiamo intervistato, ha dichiarato di essere un appassionato di videogiochi ma quando gli abbiamo chiesto a che cosa in particolare gli piace giocare ci ha risposto: "Sicurante Gears of War e poi... uhm... ahemmmm... beh, Gears, no?". Ho provato a chiedergli se era minimamente in attesa di God of War II, trattandosi sempre di Antica Grecia, ma mi ha ricambiata con uno sguardo vacuo. E vabbè... Il film in sè mi è piaciuto dal punto di vista grafico, ma d'altronde sarebbe ipocrita parlare di trama visto che non esiste. Al di là dei muscoli in primo piano sempre e comunque (un fattore che non dovrebbe mai essere trascurato da chi è sessualmente orientato verso il genere maschile), i colori sono carichi al punto giusto e alcune scene sono molto suggestive. Peccato per i Persiani, che ci fanno una figura a metà tra Assassin's Creed e il club dei fricchettoni sadomaso trans. Comunque, al di là del film, un paio di considerazioni sui cinema americani sono d'obbligo:
- l'unico cinema degli US con posti numerati è l'Arclight di Los Angeles, che tutti considerano sconvolgentemente futuristico. Io ci sono stata a giugno e non ha niente di più dell'UCI che avevo sotto casa a Roma.
- non avendo posti numerati, non è possibile prenotare comodamente da casa, quindi bisogna andare lì un secolo prima e poi fare l'arrembaggio ai posti quando aprono la sala, rischiando di ritrovarsi a diverse file di distanza da zio Washington e Paulie Junior che erano venuti con te.
- anche riuscendo a trovare posto tutti insieme si deve passare attraverso la tortura dei 30 minuti di trailer e pubblicità varie che precedono il film e fanno venire voglia di strozzarsi con il popcorn caramellato.
A chi dice che l'America è avanti vorrei ricordare solo un piccolo particolare: qui le scatolette (di tonno, di pelati e di qualsiasi altra cosa) non hanno la linguetta. Vai di apriscatole come nel '15-18...

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