Games and the City

Vita a Los Angeles, videogiochi e tante altre cose che non c'entrano niente

12 settembre 2007

Scontri culturali


Ieri sono andata in una profumeria qui a Salerno per comprare una bottiglia di Acqua di Giò per Sterling, che in America pagherebbe di più. La signora di mezza età al banco mi chiede:
"Da uomo o da donna?"
"Da uomo"
"Vuoi un pacchetto regalo?"
"No, non si preoccupi, è per mio marito"
La signora mi guarda allibita e quasi urla: "Già sposata?!?"
Le rispondo: "Signora, guardi che ho 30 anni anche se non li dimostro, non è che sia proprio minorenne"
"Si, ma... ma... è comunque troppo presto!"
A questo punto sono io a guardarla allibita. A San Francisco la parola "marito" non sconvolge nessuno, sposarsi in un'età compresa tra i 21 e i 30 anni è socialmente accettabile e nessuno si permetterebbe di obiettare alle scelte altrui. Qui invece si resta sempre figli di cui prendersi cura, da cercare di tenere in casa il più a lungo possibile, anche a costo di frenare la loro indipendenza. I miei ancora si offrono di pagare per i miei viaggi, le mie cene, la mia spesa al supermercato e rifiutare cortesemente non funziona, devo proprio dirgli in faccia che ormai sono cresciuta e so badare a me stessa. Con un esempio così, col cavolo che faccio crescere i miei figli in Italia... anche se dalla mia camera vedrebbero un panorama come quello della foto.

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2 Comments:

  • At 7:29 AM, Blogger Pluto said…

    per un panorama del genere mi potrei far adottare :)

     
  • At 10:37 PM, Blogger Alessia said…

    Eh si, qui l'età da marito è decisamente più bassa rispetto a quella italliana, infatti io vengo già annoverata tra le fila delle zittelle:)
    Mah siiiii!!!!!
    Meglio zitella indipendente che fidanzata a casa con mammà, senza offesa per nessuno.

     

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