Games and the City

Vita a Los Angeles, videogiochi e tante altre cose che non c'entrano niente

25 marzo 2008

Oceano mare




Mi allontano un attimo dal cazzeggio abituale per parlare di un argomento a cui sono sensibile: l'oceano. Da salernitana quale sono il mare è dentro di me (epperò è sbajato) e a Roma soffrivo quotidianamente per l'assenza di grandi masse d'acqua intorno a me... diciamo che il biondo Tevere non era propriamente il mio ideale di evasione dalla realtà cittadina. I romani amano sostenere di vivere a un passo dal mare, ma secondo me non è così: vivi a un passo dal mare quando lo vedi dalla finestra, quando respiri l'aria salata nel bel mezzo di una passeggiata in centro, quando sei abbronzato già ad aprile perchè la giornata è bella e non c'è posto migliore dove passare il tuo tempo libero. Questo a Roma non esisteva: andare a Ostia era ogni volta un'impresa che richiedeva un coraggioso compagno di avventura e un viaggio della speranza in sella a Priscilla, il mio fedele scooter che ora è nelle mani premurose di mia sorella (essendo due dive si intendono alla perfezione). Qui a San Francisco il mare, che tu lo voglia o no, è tutto intorno a te... si si, proprio come Vodafone! San Francisco è una penisola circondata dall'oceano a ovest e a nord e dalla Baia a est. Di moli e di spiagge ce n'è a pacchi, basta solo scegliere quella preferita. Certo non ci si può fare il bagno e nel 90% dei casi nemmeno prendere il sole, ma è lì e lo senti. La nostra spiaggia preferita è China Beach, quella famosa con la vista sul Golden Gate. E' lì che ci siamo sposati ed è lì che torniamo spesso, quando ci succede qualcosa di bello, di brutto o semplicemente quando sentiamo il bisogno di oceano. Lo abbiamo fatto anche domenica: le cose mi vanno bene, abbiamo superato felicemente un paio di situazioni difficili e volevo lasciare una rosa tra le onde. Solo che questa volta, per la prima volta, la mia rosa non è stata accettata: per quanto la spingessi tra le onde tornava indietro, anzi a un certo punto un cane arzillo l'ha pure addentata. Passato lo shock mi sono guardata intorno e ho capito... ho capito che le cose non vanno affatto bene per l'oceano ultimamente. Le onde portavano a riva una inquietante schiuma da detersivo e c'era perfino un gabbiano morto: tutte conseguenze del disastro ecologico che ha colpito la Baia lo scorso novembre e che ancora continua a fare vittime. L'oceano è livido, verde scuro, rabbioso. Ce l'ha a morte con gli esseri umani, perchè dovrebbe fare un'eccezione e accettare la mia rosa? Mi sono sentita piccola e piena di vergogna e non sono riuscita a trovare una risposta. E probabilmente una risposta non c'è, ma io all'oceano continuerò a tornarci, in qualsiasi stato si trovi. E continuerò a lasciare le mie rose, finchè non verranno accettate di nuovo.

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8 Comments:

  • At 3:43 AM, Blogger Elisa said…

    stupenda quella spiaggia...
    tanti ricordi...e bellissimo post.

    ma permettimi una domanda, è poco che ti "conosco": è molto che vivi a San Francisco?
    da come parli sembra di no..ma dimmi se sbaglio. e il tuo marito è usa?

     
  • At 6:05 AM, Blogger JJ said…

    Anche la baia degli angeli soffre lo stesso problema, come pure valli ridotte a discariche od isole ridotte a poligoni di tiro (nucleari): la natura soffre (Gaia/Once mother of all life/Now raped to death/To breed the brethren of black fire)...
    Peccato per questa cappa scura dopo la spensieratezza degli ultimi post!

    Un saluto (empatico)
    JJ

     
  • At 4:19 PM, Blogger Moky in AZ said…

    Eli, e' un post bellissimo. E' dovere di ogni persona cambiare le proprie abitudine, fare un passettino dopo l'altro, e cercare di ripristinare la bellezza originaria... la natura non ha una voce, non c'e' una lobby abbastanza potente da far impaurire Washington e ovunque risieda il potere... ma noi nel nostro piccolo possiamo contribuire... la gente butta cacca nell'oceano, tu cercavi di buttare una rosa, come ringraziamento... anche questo gesto, pur se piccolo e apparentemente non accettato, fa' la differenza... sono contenta che abbiate superato gli ostacoli momentanei!!! p.s.: Il pacco partira' settimana prossima!!! Hurray!!Hugsies!

     
  • At 12:42 AM, Blogger Fabrizio Cariani said…

    elisa, china beach piace un sacco anche a me :)

     
  • At 6:19 AM, Blogger Simplyandy said…

    Vedere l'oceano in queste condizioni mette tristezza. Da romano posso confermarti che andare ad ostia è un impresa anche se ora è migliorato come quartiere. Il biondo tevere ormai non è dei romani ma delle pantegane (topi) :).

     
  • At 1:38 PM, Blogger Sara said…

    e dire che sotto il ponte qualche anno fa ho visto dei ragazzi con il surf...

     
  • At 7:59 PM, Blogger Crazy time said…

    dovremmo considerarci ospiti della Terra. Ci consideriamo invece padroni sprezzanti. La sappiamo maltrattare benissimo e rispettare pochissimo.

    spero tanto che l'oceano un giorno possa riuscire ad accettare le rose. (lo spero, ma credo di no)


    valeriscrive

     
  • At 6:49 AM, Blogger speedyIla9 said…

    QUi a Napoli non c'e' stato nessun disastro ecologico ma il mare e' perennemente nero... :) ila

     

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