Games and the City

Vita a Los Angeles, videogiochi e tante altre cose che non c'entrano niente

12 gennaio 2009

La vita continua


Giusto per rallegrare queste pagine, che mi si erano un pò smosciate dopo il precedente post, aggiorno la situazione sull'ormai ex gruppo Ziff Davis. Intanto le ultime news portano a quaranta il numero degli impiegati licenziati, invece che trenta come ci era stato detto inizialmente. Per quasi tutti è stata una settimana disorientata e alcoolica, che però si è conclusa su una nota positiva sabato sera, con un mega party a casa di un amico direttamente coinvolto nella faccenda. Ed eccoli qui tutti insieme nella foto, con un paio di intrusi tra cui ovviamente Sterling, che non si perde un'occasione per fare casino. La vita continua, ci si è detti, perciò meglio festeggiare fin tanto che si è ancora tutti insieme, prima che i nuovi lavori portino alcuni di noi in altre città. Shane per esempio se ne andrà a Los Angeles, Jane a Boston. Ryan, Matt e altri quattro avventurosi hanno deciso di "mettersi in proprio" e di continuare a produrre il loro programma video in modo indipendente, senza investitori. E' una decisione coraggiosa che ha richiesto anche una dose consistente di inventiva: come procurarsi le telecamere e l'attrezzatura necessaria per le riprese? E qui entra in gioco il potere dei fan: in soli due giorni, grazie a una colletta lanciata su Twitter, il gruppo ha raccolto nientemeno che 7.500 dollari! Ecco, questo spirito di inziativa e questo uso creativo dei nuovi media li ho visti raramente in Italia. Come diceva anche Moky, la capacità di reinventarsi degli americani è sorprendente e i tempi di reazione e di ripresa sono decisamente più brevi rispetto al classico "periodo di lutto" che segue un licenziamento in Italia. Magari non ci saranno subito nuovi lavori disponibili per tutti, ma i più creativi si inventeranno qualcosa, ce la faranno di nuovo a uscire dalla crisi. Che è un pò lo spirito del supereroe americano, quello che cade ma poi si rialza. Ce la farà anche il nostro Sterling a rialzarsi dopo il colpo dell'influenza con raffreddore? Questo per il momento non si sa, ma intanto io mi sto beccando tutti i suoi lamenti per ventiquattr'ore di fila. Nel mio piccolo sono anch'io una supereroina...

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5 Comments:

  • At 12:04 AM, Blogger Fra said…

    Quella di non perdersi d'animo e cercare subito nuove alternative sono due delle cose che ammiro di più degli americani...qui in Italia oltre a non esserci questa mentalità è veramente arduo trovare qualcuno che investa su di te e le tue idee!
    Buona guarigione a Sterling e un bacione a te piccola eroina ;D
    fra

     
  • At 11:47 AM, Blogger Moky in AZ said…

    Stai scherzando? Sopportare un uomo malato equivale a tutte le imprese di Batman-Superman-Hulk-IronMan messi insieme. Sei in rotta per il paradiso, Santa Aelys...
    Per il resto... fate bene a festeggiare, perche' pur essendo la fine di un periodo, e' l'inizio di un'avventura... magari un mega-successo con questo loro programma!!
    P.s.: ma quanto e' buono 'sto pesto al pistacchio?? L'ho finito per pranzo...

     
  • At 5:21 AM, Blogger Vita di mamma said…

    In Portogallo dicono: fecha-se uma porta abre-se um portão, ossia si chiude una porta si apre un portone.
    Bisogna andare avanti, essere gli artefici di noi stessi sempre, anche nelle difficoltá.
    Mi dispiace per questi tuoi colleghi, non é mai facile. Peró mi auguro che tutti si sistemino al più presto e magari anche meglio!
    Detto questo ti confermo che noi donne che assisistiamo uomini malati o convalescenti meritiamo una statua (anche quando gli uomini in questione hanno meno di un metro d'altezza, eheh!). Buona guarigione a Sterling!

     
  • At 12:15 PM, Blogger Back in the USA said…

    Concordo con i commenti precedenti e auguri col malatino....
    Son sicura che i colleghi troveranno la loro strada nonostante tutto e non pretenderanno aiuti dall'alto come fanno qui....
    Bacini

     
  • At 4:49 PM, Anonymous Anonimo said…

    Concordo con chi ha detto che questa e' la terra delle opportunita' e chiunque puo' inventarsi un lavoro o trovare un'occupazione a tutte le eta'. Pero' e' anche vero che il lavoratore dipendente ha una tutela vergognosa. Dall'oggi al domani ti lasciano a casa senza tante storie...e purtroppo, non son tutti single 25enni che si trovano a piedi all'improvviso, e che possono permettersi di trasferirsi in un altro stato su due piedi o aspettare qualche mese lavoricchiando per trovare poi il posto giusto. Ci sono anche padri/madri di famiglia, che portano a casa la pagnotta e che hanno figli a scuola. Triste.

     

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