Games and the City

Vita a Los Angeles, videogiochi e tante altre cose che non c'entrano niente

04 maggio 2009

Aprile: il grande caos

Qui in casa nostra da un pò di tempo non ci si capisce più niente. I primi scatoloni iniziano ad accumularsi nel corridoio e nel ripostiglio, mentre "Sterling il pack-rat" prende l'eroica decisione di separarsi da 110 giochi che giacevano nella nostra collezione senza mai essere stati provati. Sono titoli orribili che nessuno giocherà mai, ma ci sono voluti due anni e un trasloco per convincerlo a separarsene. Nel frattempo la testa mi sta per esplodere, piena com'è di informazioni su macchine usate e assicurazioni (se qualcuno ha dritte in questo senso si faccia avanti, ricambio con un rifornimento a vita di marmellate fatte in casa). Tutto il resto procede senza troppi intoppi. Abbiamo trovato il furgone per il trasloco, contattato due persone competenti che ci aiuteranno a trasportare i mobili per tre rampe di scale strettissime e abbiamo ridato al padre di Sterling la sua campana tibetana del peso di quattro tonnellate che stazionava sulla nostra libreria da tempo immemore. In queste ultime due settimane siamo perfino riusciti a ritagliarci il tempo per un paio di uscite. Niente di che, ovvio, ma è bello ricordarsi che lì fuori c'è tutto un mondo pieno di divertimenti e di persone che non stanno traslocando.

Earthquakes vs Galaxy: Fabrizio e Angeline ci hanno fatto compagnia per l'ennesima partita parrocchiale "scapoli contro ammogliati", ovvero San Jose Earthquakes contro Los Angeles Galaxy. Come al solito, i Quakes non hanno vinto ma almeno se la sono cavata con un dignitoso pareggio, approfittando anche dell'assenza di Beckham. All'entrata ci hanno dato questi asciugamanini che ci guarderemo bene dallo sfoggiare quando saremo a L.A...

Oakland: La madrina di Sterling ci ha portati a Jack London Square, una zona di Oakland molto carina che non avevo mai visto prima. Ho scoperto che il saloon preferito di Jack London è ancora in piedi, in tutti i suoi gloriosi 2 metri per 2.

Cherry Blossom Festival: A Japantown si festeggia come sempre la fioritura dei ciliegi. La sfilata era un misto di tradizionalisti in kimono, cosplayer vestiti da personaggi di anime che ormai non riconosco più (lo so, sto invecchiando) e questi fantastici portatori di sakè in perizoma, che innaffiavano gli spettatori con fiumi di alcool. Il tempo era incredibilmente bello per San Francisco, quindi per una volta questi coraggiosi (e ubriachissimi) nonnetti non hanno dovuto sfidare il freddo.

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7 Comments:

  • At 3:15 AM, Blogger Fra said…

    sono contenta che il trasloco stia procedendo bene e i break che vi siete giustamente concessi sembrano essere stati molto divertenti
    Un bacione
    fra

     
  • At 5:55 AM, Anonymous Anonimo said…

    detto così al volo mi fa "effetto" che lasciate la (bellissima) san francisco... però però... l'importante è quasi di più "con chi" si va piuttosto che dove, no? e poi a LA c'è valeriascrive!

    :)

    dancin' fool

     
  • At 8:27 AM, Blogger fabio r. said…

    ma è vermante il pub di jack london? wow! fa un po' tenerezza a vederlo così, schiacciato tra i grattacieli...

     
  • At 3:14 AM, Blogger Lucrezia Corti said…

    Ma... devi assolutamente trovare la Japantown di LA: come farai altrimenti senza cherry blossom, bibite di tapioca e crepes di creamy?!?

     
  • At 12:24 PM, Blogger Aelys said…

    Lucrezia, ma ovviamente già lo sappiamo dov'è la Japantown di L.A.! E conosciamo bene anche la seconda Japantown, che è Sawtelle Blvd :)

     
  • At 4:01 PM, Blogger Fabrizio Cariani said…

    Elisa... almeno abbiamo avuto modo di vederci un altro paio di volte prima del vostro trasferimento a Disneyland. :D

    Beat LA!

     
  • At 1:22 AM, Blogger JJ said…

    Ma a LA andrete a vedere i Lakers o i Clippers? sui Gal non mi pronuncio... ho piu' rispetto per gli Hollywood Utd :-)))

    Enjoy!
    JJ

     

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