Games and the City

Vita a Los Angeles, videogiochi e tante altre cose che non c'entrano niente

28 ottobre 2007

This is Halloween, this is Halloween...



Nonostante io ami alla follia la finestra della nostra camera da letto, che ci offre una vista a 180° su quattro parchi della città, in questo periodo dell'anno quasi mi dispiace non vivere in una di quelle casette vittoriane con le finestre che danno sulla strada. Qui si fa a gara per decorare la propria casa per Halloween e per Natale e vivere in una palazzina senza ingresso autonomo impedisce in qualche modo l'espressione artistica. Potrei anche intagliare una zucca (o meglio farmela intagliare da Sterling, visto che io non saprei nemmeno da dove iniziare) ed esporla nel vano della suddetta finestra, ma la vedrebbe solo il vicino dall'altra parte del giardino interno, vale a dire quel pazzo che ieri sera ho visto vestito da Super Mario. Perciò me ne vado in giro a fotografare le case altrui e nel frattempo mi ripeto come un mantra che non affacciare sulla strada è sano, è bello, è giusto e soprattutto mi permette di vedere ogni mattina i colibrì che banchettano sulla mia pianta di basilico. E io che pensavo che i colibrì fossero roba da ricchi che vivono ai tropici...

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24 ottobre 2007

Benedetta estate




La novità assoluta di oggi è che fa così caldo, ma così caldo che sono a lavorare alla caffetteria all'angolo perchè a casa non ci si poteva stare. Infradito e top, l'estate è finalmente arrivata anche qui, olè! Tutta la settimana scorsa siamo stati a Los Angeles per coprire l'E for All, fiera inutile a cui hanno partecipato poco pubblico e ancor meno espositori. Il mio lavoro per Multiplayer.it l'ho fatto come da programma, ma domenica ci è rimasto comunque il tempo per festeggiare dignitosamente il compleanno di Sterling con un pranzo a base di sushi a Sawtelle Blvd, una passeggiata sulla spiaggia di Santa Monica e una fantastica cena in un ristorante brasiliano consigliato da cousin Phil, il personal trainer più alla moda di L.A. La cosa migliore è stata comunque il finale della serata: evitando (con somma felicità dei miei timpani) tutte le discoteche trendy, siamo andati a El Capitan, cinema di proprietà della Disney, a vedere l'edizione speciale in 3D di Nightmare Before Christmas. Devo dire che non era molto tridimensionale, ma il lavoro fatto nascondeva comunque bene l'animazione un pò vecchiotta che ormai si comincia a notare. Poi io il film non l'avevo mai visto in inglese, quindi la voce di Danny Elfman invece di quella di Renatone è stata un pò una sorpresa...
Vorrei chiudere con una nota di colore locale: un tizio qui in caffetteria mi si è appena avvicinato blaterando qualcosa in una lingua che forse era inglese ma forse no, mi ha guardato sullo schermo del portatile, ha scrutato per qualche secondo nel bicchiere di ice tea che sto bevendo e se ne è andato via così come era apparso. Poi ditemi che in questa città non sono strani...

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18 ottobre 2007

Americanate


Visto che di convention sui videogiochi ormai non ce ne perdiamo nemmeno una, ieri siamo venuti in California del sud per l'E for All. Invece di prendere un volo per LAX abbiamo deciso di atterrare all'aeroporto di Orange County, perchè Sterling doveva parlare col suo capo nell'ufficio sud. Già quando ho detto a mia madre che l'aeroporto di O.C. si chiama John Wayne Airport, lei mi ha risposto "ah gli americani, ti pareva che non facevano le solite americanate". Nemmeno le sue parole però mi avevano preparata allo shock dell'enorme Wayne-statua all'entrata dell'aeroporto affiancata da una bandiera americana di proporzioni bibliche, tanto per ribadire il concetto che O.C. è notoriamente terra di repubblicani col SUV e di nostalgici dell'epoca dei pistoleri. Cosa potevo fare a quel punto? Dopo due minuti ho preso la decisione più saggia: mi sono girata dall'altra parte, ho fatto finta di non aver visto niente e mi sono messa a guardare le palme, il cielo blu e le nuvole bianche. Sarà pure la roccaforte degli amici di Bush, ma ci sono 25°...

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12 ottobre 2007

Perrin vs Peter



Di ritorno da un lunghissimo ma soddisfacente evento stampa Nintendo, mi viene da fare alcune considerazioni. Per prima cosa, dalla cima del Westin St. Francis ho fotografato una San Francisco (quella delle foto) che non avevo mai visto, che non ha nulla di vittoriano e che somiglia anzi molto più a New York o Chicago. Giusto per sfatare il mito che in questa città i grattacieli non esistono. All'evento erano presenti diverse personalità Nintendo, oltre a qualche rappresentante di Square-Enix e Tecmo, ma quella che mi ha colpita di più è stata Perrin Kaplan. Lei, vice direttore del marketing di Nintendo America, a fine serata si faceva gli shot con noi al pub irlandese. Peter Moore, che ho incontrato ieri, gli shot con noi non se li faceva. Mi è piaciuta la sua semplicità, la chiacchiera facile, l'atteggiamento di chi non se la tira perchè non ne ha bisogno. E apprezzo anche il fatto che abbia deciso di dare le dimissioni a causa del trasferimento di Nintendo a New York e San Francisco. Lei, che è la donna con più potere in questa industria prevalentemente maschile, ha deciso di restare fedele a Seattle e alla sua famiglia, piuttosto che alla compagnia per cui lavora. Magari ha già un piano B (anzi, sicuramente ce l'ha ed è anche facile immaginare quale), ma resta il fatto che pochi americani avrebbero optato per una scelta del genere.
P.S.: Che poi gli shot costassero $25 l'uno non era un problema, tanto pagava Nintendo.

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09 ottobre 2007

It's fun to stay at the YMCA

Dopo che il colonnello di Call of Duty, quello pagato da Activision per portare un pò di sano militarismo nel mondo dei videogiochi, mi ha chiesto se per caso fossi incinta, ho capito che era finalmente arrivato il momento di iscrivermi in palestra. Presi da un attacco di salutismo, domenica siamo andati alla YMCA Embarcadero e abbiamo fatto l'iscrizione al pacchetto famiglia per tutte le sedi di San Francisco, che sono 6 o 7. Quella dell'Embarcadero è la più bella, perchè è stata appena rinnovata. Ha la piscina, una vista stupenda sulla Baia e tutti i macchinari hanno un computer che registra le informazioni del tuo programma personalizzato e ti mostra i progressi inserendo una password. Oltre a questo, offrono:
- armadietti di sicurezza gratis
- asciugamani gratis
- shampoo e bagnoschiuma gratis
- colloqui con un personal trainer gratis
- decine di attività, dallo yoga alla danza del ventre all'aqua fitness, tutto incluso nell'abbonamento mensile di $60
Insomma, il paradiso per me che in piscina a Roma ero costretta a pagare perfino l'ACQUA della doccia!
Una chicca per videogiocatori: andiamo in sala attrezzi e parliamo con il nostro personal trainer. E' un figone di colore, alto e con un fisico da paura, ma soprattutto... si chiama CJ!!!

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05 ottobre 2007

Ignoranza

Dopo che il buon Riccardo ha spiegato a Sterling il concetto romano di "cucina ignorante", lui si è come illuminato d'immenso e ha finalmente capito la sua vocazione nella vita. Infatti la sera dopo, mentre eravamo ancora a Roma, mi ha costretta ad andare a Testaccio per sperimentare una cena ignorante sulla sua pelle: coda alla vaccinara, trippa alla romana e coratella con le cipolle. E che vuoi di più dalla vita? Un digestivo, ovviamente, anzi facciamo due, e un letto su cui trapassare. Tutto questo per dire che pochi giorni fa eravamo da Williams-Sonoma, sciccosissima catena di negozi specializzati in attrezzatura da cucina per snob, e cercavamo un regalo per i nostri amici Miguel e Emi che si sono appena sposati. Sterling va dritto verso la sezione dei libri di cucina monografici, afferra un volumone intitolato 'Roma' e mi dice: "Prendiamogli questo, così anche loro si possono cucinare il cibo ignorante a casa!". Inutile dire che l'abbiamo comprato. La Sora Renata sarebbe fiera di me, se sapesse...

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